lo sapevi che inquinamento - Federazione Nazionale Pro Vita

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INQUINAMENTO

L'inquinamento è un complesso di alterazioni dell'ambiente sfavorevoli alle condizioni della vita.  L'inquinamento può avere natura chimica, biologica e fisica. E' determinato dal rilascio di sostanze tossiche, nocive o contaminanti in quantità superiore alla naturale capacità di assorbimento dell'ambiente. L'inquinamento può causare problemi locali (inquinamento urbano, discariche abusive, ecc.), dovuti alla concentrazione, ma anche problemi globali (inquinamento transnazionale, effetto serra, buco nell'ozono, ecc.). Le sostanze inquinanti sono generalmente dei residui (o rifiuti) delle attività produttive (industria, agricoltura, ecc.) e delle attività civili (rifiuti solidi urbani, rifiuti biologici, ecc.). Le sostanze inquinanti introdotte nell'ambiente alterano l'equilibrio naturale degli ecosistemi provocando dei feed-back negativi ai danni della biosfera, della vita dell'uomo e delle specie viventi. L'industrializzazione, la crescita demografica, il consumismo e la concentrazione della popolazione urbane hanno contribuito ad aggravare il problema dell'inquinamento nel corso del Novecento. Esistono molti tipi di inquinamento, suddivisi a seconda dell'elemento inquinante o dell'area inquinata, con frequenti commistioni dovute alla contiguità o alla stretta correlazione degli stessi (l'inquinamento dell'atmosfera si propaga agli spazi confinati, che contribuiscono in proprio; l'inquinamento del terreno percola fino alle falde acquifere).

INQUINAMENTO ATMOSFERICO
Si può definire l'inquinamento atmosferico come la presenza nell'atmosfera terrestre, che si propaga all'atmosfera degli ambienti confinati, di tutti gli agenti fisici, chimici e biologici modificanti le caratteristiche naturali atmosferiche potendo causare un effetto dannoso su esseri viventi e ambiente; questi agenti di solito non sono presenti nella normale composizione dell'aria, oppure lo sono ad un livello di concentrazione inferiore. Esempio di inquinanti per ognuna delle tre classi di agenti sono: particolato carbonioso, idrocarburi, spore di antrace.
In genere gli agenti possono influire associando tra loro, anche in maniera sinergica effetti delle diverse classi; un particolato (fisico), può avere effetti anche per la sua composizione (chimica), e per l'adesione superficiale ad esso di allergeni biologici.
L'inquinamento può realizzarsi sia a livello locale che a livello globale.
I principali inquinanti sono:ossidi di azoto, ossidi dello zolfo (SO2 e SO3), e del carbonio (CO e CO2); composti organici volatili e in particolare idrocarburi aromatici mono e policiclici, alogenuri organici come i freon, ozono, radicali liberi (a emivita breve, come prodotto di reazioni chimiche e fotochimiche), piombo e altri cosiddetti metalli pesanti, il particolato.
Gli inquinanti hanno un ruolo in molte patologie. Per quello che riguarda l'inquinamento atmosferico le più studiate sono quelle a carico dell'apparato polmonare, cardiocircolatorio e del sistema immunitario;[4] tra le tante: tumori, disturbi del sistema immunitario, allergie, asma. Tra le principali fonti di rilascio di inquinanti nell'atmosfera si annoverano gli impianti chimici industriali, gli inceneritore, i motori a scoppio degli autoveicoli, le combustioni in genere.

INQUINAMENTO IDRICO
L'inquinamento idrico è la contaminazione dei mari e delle acque interne superficiali (fiumi e laghi) e di falda. Ne sono i principali responsabili la mancata o inadeguata depurazione delle acque reflue civili (le fogne, che riversano nei fiumi e nel mare materiali organici, batteri e composti contenenti fosforoe azoto), i rifiuti delle attività industriali (inquinamento chimico) e quelle agricole (fertilizzanti e pesticidi, che la pioggia trasporta dai campi alle falde e ai fiumi).
Lo sfruttamento disordinato del territorio, e soprattutto delle sponde di laghi e fiumi e delle coste, sta mettendo negli ultimi decenni a dura prova gli habitat acquatici italiani. Gli  indicatori per la valutazione della qualità delle acque (fissati dal decreto legislativo 152/99) ci restituiscono un quadro molto preoccupante. Lo stato di salute dei fiumi italiani è in molti casi critico: un campione su cinque ha una qualità scarsa o pessima. Un quarto delle acque sotterranee ha qualità scadente, per cause antropiche: tra i principali contaminanti troviamo i nitrati, sostanze presenti nei fertilizzanti. È ancora l’eccessivo uso di fertilizzanti la causa della frequente eutrofizzazionedei laghi: la crescita smodata della flora acquatica che stravolge l’equilibrio naturale degli specchi d’acqua. Quanto ai mari, oltre alle sostanze portate dai fiumi, l’inquinamento è dovuto prevalentemente al petrolio e ai suoi derivati, che in grandi quantità viaggiano per nave. Incidenti, scarichi, pulizia di cisterne in mare aperto portano nel Mediterraneo, ad esempio, 100-150 mila tonnellate di idrocarburi ogni anno: nel Mare nostrum è presente la quantità di catrame pelagico media più alta del mondo, dieci volte quella dei mari del Giappone, 50 volte quella Golfo del Messico.

INQUIMAMENTO DEL SUOLO
Il suolo è l'insieme di corpi naturali esistenti sulla superficie terrestre, anche in luoghi modificati o creati dall'uomo con materiali terrosi, contenente materia vivente, e capace di ospitare all'aria aperta un consorzio vegetale. Esso costituisce un corpo naturale in continua evoluzione: deriva infatti dall'azione compiuta, nel tempo, di vari fattori di formazione (clima, litologia e organismi viventi) che dà origine alla pedogenesi (insieme di processi fisici, chimici e biologici che portano alla formazione di un suolo). Il suolo svolge una funzione essenziale ai fini della vita sulla Terra, in quanto consente la vita dei vegetali, degli animali e dell'uomo, e allo stesso tempo è una risorsa limitata che si distrugge facilmente.
L'inquinamento del suolo è un fenomeno di alterazione chimica naturale del suolo, causato dall'attività umana che produce rifiuti non biodegradabili (solidi, liquidi e gassosi).
La contaminazione del suolo da parte di quantità eccessive di sostanze chimiche determina un’alterazione delle caratteristiche del suolo stesso, tali da compromettere non solo le funzioni protettive, ma anche quelle produttive ed ecologiche, causando problemi anche alle acque sotterranee e superficiali, all’atmosfera, e alla catena alimentare interessando anche la salute umana. I danni si riscontrano anche a livello economico per la bonifica, per il ripristino ambientale, per la perdita di valore delle aree contaminate. I siti contaminati attualmente sono intorno a 57. Alcuni di questi sono ‘megasiti’ ovvero hanno una contaminazione storica. Altri possono essere brownfields, siti abbandonati, inattivi o sotto-utilizzati che erano attivi tempo fa; questi tipo di siti sono presenti soprattutto in Lombardia, Piemonte e Veneto.
Ma ciò che contamina su suoli più estesi sono le sostanze chimiche: metalli pesanti, composti organici, nitrati..
Ognuno di questi elementi ha un effetto negativo sul suolo, ma tutti insieme provocano fenomeni sempre più gravi:
* l’erosione del suolo è un fenomeno che, pur non inquinando, provoca numerosi danni e interessa il 30% del territorio italiano. Le acque di ruscellamento superficiale asportano parte della parte superficiale del suolo, maggiormente ricca di sostanze organiche.
* Effetti sull’ecosistema:
inquinamento del suolo può avere significative conseguenze sugli ecosistemi. La presenza, in esso, di alcune sostanze chimiche inquinanti, anche a basse concentrazioni, può dare origine a cambiamenti radicali della chimica del suolo; questi cambiamenti possono manifestarsi nell'alterazione del metabolismo dei micro organismi e degli esseri viventi che popolano un dato terreno. L'eventuale perdita di una parte della catena alimentare, può essere un suo effetto, e provocare così conseguenze ben maggiori sui predatori e sui consumatori. Anche se gli effetti delle sostanze chimiche sulle forme di vita inferiori sono di lieve entità, si può avere un bioaccumulo (processo attraverso cui sostanze tossiche si accumulano all'interno di un organismo) che tende a concentrare la quantità di sostanze dannose lungo l'avanzamento della catena alimentare. Gli effetti si manifestano anche sui terreni adibiti all'agricoltura dove gli inquinanti modificano il metabolismo delle piante e causano la diminuzione del raccolto che, a sua volta, dà origine a un effetto secondario sulla conservazione del suolo, dato che la diminuzione dei raccolti favorisce i fenomeni di erosione. Le sostanze che raggiungono le falde acquifere sotterranee, inoltre, possono danneggiare il loro delicato equilibrio; le interferenze con quest'ultime possono causare pericolose alterazioni nelle acque potabili e quindi, anche in quelle utilizzabili dall'uomo.


INQUINAMENTO LUMINOSO
L'uomo immette luce di notte nell'ambiente esterno, al di fuori degli spazi che è necessario illuminare, e altera così la quantità naturale di luce presente, produce una forma di inquinamento chiamata inquinamento luminoso. Un inquinamento della luce naturale prodotto dalla luce artificiale.
Ad esempio, è fonte di inquinamento luminoso la luce che un apparecchio di illuminazione disperde al di fuori della zona che dovrebbe illuminare. Le stesse superfici illuminate producono inquinamento luminoso allorquando riflettono o diffondono nell'ambiente la luce che giunge loro.
L'inquinamento luminoso non crea disturbo solo agli animali e alle piante, come documentano molti studi scientifici, ma è un problema anche per l'uomo. Infatti la luce dispersa verso l'alto illumina le particelle in sospensione nell'atmosfera e le stesse molecole che la compongono: si crea così uno sfondo luminoso che nasconde la luce degli astri.
Questo potrebbe sembrare un problema solo per gli astronomi e gli astrofili, che non riescono più a sfruttare la piena potenza dei loro sofisticati e costosi strumenti. Invece è un problema per tutti perché l ’aumento della luminosità del cielo notturno, impedendo la visione delle stelle e degli altri corpi celesti, ci isola da quell’ambiente di cui noi e il nostro pianeta siamo parte.
L’inquinamento luminoso perciò altera il nostro rapporto con l’ambiente dove viviamo, l’Universo. Il problema è grave perché è in gioco la percezione del “mondo” attorno a noi sul quale il cielo stellato per la popolazione costituisce l’unica “finestra” disponibile. La Via Lattea non è una banale “distesa di stelle” ma è nientemeno che la nostra Casa nell’Universo, quell’isola di stelle di cui il Sole fa parte, nella quale abitiamo e che i nostri nonni percepivano ogni notte serena. In un futuro non lontano una cappa lattiginosa potrebbe nascondere del tutto agli occhi dei nostri figli la parte di universo in cui ci troviamo. Infatti l'inquinamento luminoso sta crescendo in modo esponenziale, e con esso la luminosità del cielo. Dagli anni settanta ad oggi la luminosità artificiale del cielo è più che quadruplicata.
A questo si aggiunge il danno alla componente paesaggistica di cui il cielo notturno è elemento fondamentale con conseguenze per l’industria turistica nazionale che sarebbe sbagliato ignorare.
L’inquinamento luminoso, infine, costituisce un inutile spreco energetico, di risorse e, quindi, di denaro ed è il tipico segno di illuminazione inadeguata.

COME RIDURRE L INQUINAMENTO

Come ben sappiamo l’inquinamento atmosferico è un problema sempre più attuale. Ovviamente la maggior parte dei progetti e delle iniziative spetta alle nazioni, alle regioni e ai comuni ma questo non ci esime dal prendere anche noi alcuni provvedimenti. Bastano infatti alcuni piccoli gesti quotidiani per cercare di ridurre notevolmente l’inquinamento atmosferico arrivando anche a risparmiare energia e denaro.
Per ridurre notevolmente l’inquinamento atmosferico e risparmiare energia dovremmo:
* scegliere, laddove possibile, l’utilizzo di trasporti pubblici
* scegliere veicoli ibridi o elettrici
* acquistare elettrodomestici di classe A a basso consumo
* migliorare l’isolamento termico delle nostre abitazioni
* utilizzare solo ed esclusivamente lampadine a risparmio energetico
* installare, se possibile, pannelli solari o altre tipologie di strumenti di risparmio energetico che sfruttano le energie alternative.



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